Pubblicato da: pasavign | 4 Maggio 2007

Quale futuro…

E’ di appena un mese fa la notizia che l’Italia è, tra i paesi europei facenti parte dell’OCSE (i più “ricchi” del mondo), quella che presenta la più alta percentuale di bambini poveri: ben il 16.6%.
A livello mondiale siamo superati, in questa non invidiabile classifica, solamente dal Messico e dagli USA.

Contemporaneamente non si sente dire altro che, economicamente parlando, il nostro paese “non cresce”, non è competitivo ecc. ecc. L’industria tradizionale ed il Made in Italy arrancano, hanno il fiatone, sotto l’incalzare delle economie dei paesi emergenti (Cina ed India in primo luogo).

Altro argomento di cui ciclicamente si torna a parlare è quello delle pensioni: come fare a contenere la spesa crescente conseguenza dell’allungamento della vita media; guai a chi tocca i “diritti acquisiti”!

Tutte queste notizie, seppur diverse, portano ad un’unica considerazione: il paese Italia è VECCHIO.
Non solo, continua ad invecchiare sempre più e, d’altro canto, non si pensa minimamente di destinare risorse per i giovani. Questi giovani che “hanno tutto”, direbbe qualcuno, cos’altro dobbiamo dare loro? Non è certo dell’aumento della “paghetta” che sto parlando, sto parlando del “loro futuro”.

Quale futuro?

Non so bene quando sia cominciato il cambiamento, sicuramente non è avvenuto di punto in bianco, ma è accaduto: si è passati da un tempo in cui gli adulti, i genitori si sacrificavano per il bene dei figli, ad uno in cui tutti quanti viviamo alla giornata, tutti tesi a soddisfare i nostri bisogni contingenti, senza preoccuparci di ciò che viene lasciato alla future generazioni.

Se vogliamo che questo paese torni a crescere, torni ad essere un paese creativo, dinamico, torni ad essere il Bel Paese, dobbiamo smettere di pensare solo alla “nostra pensione”, smettere di soddisfare solo i bisogni contingenti nostri e dei nostri figli, e cominciare seriamente a pensare al loro futuro, che poi è anche iil nostro futuro, l’unica maniera affinché una “parte” di noi continui a vivere anche dopo che saremo morti.

Come e Cosa fare dunque? Non certo con l’assistenza alle famiglie, e comunque non solo. La strada percoribile per me è una sola: investire più risorse possibili nella scuola e nella ricerca. Perché non ci possiamo permettere (come individui e come Paese) di rimanere ricchi e ignoranti per tanto tempo ancora. Va bene “tagliare” spese e costi superflui. Va bene riorganizzare, ottimizzare. Ma per ricominciare a crescere occorre anche e soprattutto “investire”: non avremo mai la certezza di risolvere i nostri problemi, ma potremo dire di averci provato e, sicuramente, se non faremo nulla, saremo destinati ai margini dell’economia mondiale (con tutto quel che ne consegue).

Pubblicato da: pasavign | 4 Maggio 2007

masklight.swf

thumb_masklight.jpg   Ancora un esempio sull’utilizzo delle maschere… questa volta per creare il classico
   effetto di un “fascio di luce” che percorre una superficie che lo riflette. Usato a iosa
   su loghi e simili. In questo caso la mascheratura è “doppia” per creare una effetto
   tridimensionale.<br><i>- ver. FLASH MX -</i>

Pubblicato da: pasavign | 2 Maggio 2007

Info su Immagini a 360° (Panoramiche)

Siccome ho ricevuto diverse richieste di informazioni sulle tecniche e gli strumenti utilizzati per la realizzazione delle immagini a 360° del mio appartamento, ho pensato di dedicare una pagina all’argomento, dove riepilogare tutte le cose che ho appreso al riguardo e corredando il tutto con vari link per chi volesse approfondire l’argomento dato che, di proposito, tratterò queste informazioni a livello di “beginner” (principiante).
Le foto a 360° o “Panoramiche” fanno parte del più vasto mondo della Realtà Virtuale perché, oltre alle immagini (la foto) interviene anche il “visualizzatore” (player) che permette a chi le guarda di girare lo sguardo attorno come se fosse realmente al centro del luogo fotografato.
Ad un livello ancora più evoluto, è possibile inoltre inserire dei punti sensibili (hot spot) che permettono di passare da un immagine all’altra (per esempio cliccando su una porta) o di girare attorno ad un oggetto, proprio come se ci si trovasse sul luogo: in questo caso parliamo di “Nodi VR”.
Esiste quindi un’ampia gamma di possibilità realizzative dipende dal livello a cui ci si vuole posizionare: amatoriale, amatoriale evoluto, professionale.
I concetti di base sono comunque i medesimi, la differenza si riscontra soprattutto negli strumenti utilizzati (e quindi nei costi operativi) e nella qualità del prodotto finale ma qui bisogna subito chiarire che, se l’obiettivo è la pubblicazione sul Web (e di conseguenza dovendo contenere il più possibile il “peso” delle immagini) non si riscontrano differenze significative.
A chi si avvicina per la prima volta a questo argomento consiglierei di iniziare dall’essenziale, perché se si parte cercando subito il massimo allora occorre prepararsi a mettere mano pesantemente al portafoglio, in quanto sia l’hardware (macchina fotografica, cavalletto specifico ed eventuali accessori) che il software necessari (programmi di VR Authoring) sono molto costosi.
Iniziando con l’essenziale si può invece contenere moltissimo la spesa ed il risultato può essere più che soddisfacente, poi… l’appetito vien mangiando: se la cosa ci appassiona, si può crescere pian piano di livello.

Ecco l’attrezzatura minima indispensabile:

  • Macchina fotografica (analogica o digitale)
  • Cavalletto
  • Scanner (solo se non si ha la fotocamera digitale)
  • Programma di “stitching” (montaggio delle foto)

Ed ecco la “mia” attrezzatura,
quella con cui ho realizzato le immagini VR del mio appartamento, così potete valutare immediatamente il risultato.

  • Canon Ftb del 1977 completamente “manuale” con obiettivo 24mm. (sì, avete letto bene, niente fotocamera digitale, ma nemmeno elettronica e neanche automatica, quindi nessuna esposizione automatica e tutte le altre opzioni delle macchine evolute! Ma non mi lascia mai a piedi, perché la sua pila, servendo solo per l’esposimetro, dura anni e anni).
  • Cavalletto di livello semi-professionale
  • Scanner
  • Programma Ulead Cool 360

Quindi sono partito da un livello piuttosto basso (però l’ottica della mia Canon è buona), l’unica spesa che ho dovuto sostenere per iniziare a fare delle foto panoramiche è stata quella di acquistare il programma di “stitching” ed anche in questo caso mi sono tenuto basso.

Ma andiamo per ordine, cominciando a suddividere il processo che ci porterà alla realizzazione delle nostre immagini a 360° in tre fasi:

FASE 1 – ESECUZIONE DELLE FOTO

In questa fase entrano in gioco la Macchina fotografica ed il Cavalletto più… la Vostra fantasia, per la scelta del soggetto e dell’inquadratura.
Circa la tecnica per realizzare le foto la potete trovare a questo indirizzo:
http://www.parks.it/indice/preparanodiQTVR.html
seguite i consigli indicati nella pagina ai punti da 2 a 9.

FASE 2 – DIGITALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI

Se possedete una Fotocamera digitale passate direttamente alla fase 3, altrimenti armatevi di pazienza e passate tutte le foto scattate allo scanner.

FASE 3 – ASSEMBLAGGIO DEL PANORAMA

Ora abbiamo le foto memorizzate sul PC, quindi possiamo lanciare il programma di “stitching” che le assembla in un’unica immagine “cilindrica” al centro della quale si trova “virtualmente” l’osservatore.
Vi sono diversi formati per queste immagini VR: il formato Quick Time VR è certamente uno dei più diffusi, ma vi sono anche immagini Java, Ipix ecc. ecc.
Tutte comunque offrono la possibilità di far ruotare il “cilindro” così da dare l’impressione di girare lo sguardo intorno, a destra e a sinistra, in alto e in basso. C’è anche la possibilità di zoomare sui particolari, avvicinando e/o allontanando l’immagine.
Fin qui arrivano i programmi “base”, quelli che si limitano solo all’assemblaggio, più o meno sofisticato, dell’immagine cilindrica partendo dai nostri fotogrammi. Se si vuole aggiungere ancor più “multimedialità” inserendo “link” da un’immagine all’altra, per aumentare la sensazione di muoversi realmente da un ambiente all’altro, allora occorrono i cosiddetti programmi di authoring che, come già accennato, costano molto di più.
Cliccando sul link seguente potete trovare informazioni sul programma che ho utilizzato per la realizzazione delle mie immagini panoramiche: Cool360 della Ulead Systems

PER FINIRE, qui di seguito vi propongo altri link molto interessanti sull’argomento (sono quasi tutti in inglese, ma alcuni sono veramente eccezionali in quanto ad informazioni sia tecniche che pratiche, sia per l’esecuzione delle sequenze di foto che per la scelta dell’attrezzatura e/o del software necessario):

Spero di essere stato esauriente, in caso contrario potete sempre contattarmi utilizzando il modulo che trovate alla pagina CONTATTI.

Pubblicato da: pasavign | 2 Maggio 2007

Secondo tentativo di Inserimento in Pagina Flash

Secondo tentativo di Inserimento in Pagina Flash… come da titolo

Pubblicato da: pasavign | 2 Maggio 2007

Prova Inserimento Messaggio in Pagina FLASH

Si tratta semplicemente di una prova….

Vediamo come funziona…

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